giovedì 10 giugno 2010

C'è a chi basta una parola

L’altro giorno mi capita di vedere pubblicato il nuovo pezzo dei 99 Posse su una pagina di facebook (quella degli assalti frontali). Il pezzo è “antifa” (...). Schiaccio play e dopo 30 secondi la fermo, porca puttana, mi fa venire l’orticaria. Per correttezza ci riprovo e dopo averla ascoltata un paio di volte credo di poter dare la mia opinione. Cioè che fa CAGARE. Sì, cagare. Ma non tanto per dire o per esagerare, è veramente un pezzo orrendo, scontato, banale. In primis la musica, scanzonata e sempliciotta su una base molto sbarazzina, che nel ritornello diventa veramente insopportabile. Tutto molto catchy insomma. Ma il bello è il testo. Veramente stimolante, non solo sono cose mai sentite, ma sono fatte con uno stile senza pari. Giusto per riportare i primi versi: “siamo solo esseri umani a cui è molto cara la vita / ci sono in giro dei fascisti che sono pronti a farla finita con noi / e con chiunque non si adatti al loro barbaro stile di vita (a noi!) / no non ci adattiamo, non indietreggiamo, combattiamo per salvarci la vita”. UAU! Ma ora arriva lo scanzonatissimo ritornello, che (anti)fa: “Antifa, alza le mani siamo noi antifa! Non ti nascondere se sei antifa! Siamo un esercito ribelle! Antifa! Che combatte per la sua pelle! Antifa! Alza le mani siamo noi antifa!...”. La canzone prosegue tutta su questa scia, di sicuro non perdo altro tempo a riportare tutto il testo, potete ascoltarla da voi. Veramente esiste gente che supporta questa roba e la ritiene valida? C’è gente che attribuisce un qualche valore artistico a queste puttanate? C’è davvero chi ha il coraggio di paragonare questa canzoncina da asilo a pezzi come “Odio”, “Povera vita mia” o per citare anche altri artisti hip-hop italiani “L’anno del drago”, “Banditi”, “Cinque minuti di paura”, “Stop al panico” o salcazzo? Vi anticipo subito che i commenti online per questo aborto sono mediamente entusiasti, ci si bagna e già si preparano le mutandine di riserva.
Comunque, il perché io stia scrivendo questo non è tanto per parlare di un gruppo morto e sepolto, ma per riportarvi alcune risposte che mi sono sorbito dopo avere osato dire che il pezzo fa cagare:

“una canzone può anche non piacere, ma i 99, come gli assalti portano avanti musica militante,e si fanno in quattro per ridare coscienza a sto paese...criticare ok, buttare merda è mancanza di rispetto. “

Classico dei classici: se l’arte ha contenuti politici è automaticamente bella. Luogo comune diffusissimo e con cui bisogna sempre fare i conti, tipico del sinistroide medio. Mai una cazzo di volta che ti risparmino questa menata. Solitamente queste sparate coincidono con una scarsa cultura musicale: chi si nasconde dietro a questa enorme balla ha una conoscenza musicale ridottissima orbitante attorno ai soliti gruppi (tra cui di fisso ci sono 99posse e gli inutilissimi ska-p) o comunque limitata all’universo “militante”. Metto subito le mani avanti, visto che prevedo rotture di coglioni, e dico subito: non mi considero un esperto in materia musicale e so che ho ancora TANTE lacune da colmare. Ma sono anche sicuro che rispetto a certi elementi possiedo una capacità di giudizio un attimo più precisa su questo argomento, grazie soprattutto ad un orizzonte musicale più ampio. Non è essere prevenuti, è dare per scontato che chi apprezza un aborto di canzone del genere non ha mai ascoltato molta musica. Come le ragazzine infoiate (ma non solo) che vanno al cinema a vedere “twilight” e tornano elettrizzate ed esaltatissime. Che cazzo ne capiranno di cinema? Dareste credito a persone del genere? Io no. Va bè comunque non faccio di tutta l’erba un fascio. Un 10% lo salvo perché può sempre darsi che la mattina siano finiti i cotton fiock.
Un commento successivo conferma (come se ce ne fosse bisogno) questa mentalità del cazzo del “militante è sempre bello”:

“.chi scrive che il il pezzo fa cagare, non capisce niente di musica. .il testo poi e' paro paro alla sfaccimma di realta' che si vive oggi. .99, assalti, musica importante con testo militante ed antagonista, e quello che piu' conta, ammèn,ANTIFASCISTA.”

Passiamo ora ad altri commenti. Una tipa è riuscita a snocciolare una quantità di menate inutili in poche righe:
“se non vi piace tappatevi la bocca e non sputate sull'art dell'altra gente!!!
nessuno vi ha chiesto di commentare il pezzo. nun ve piace, ignorate. o almeno commentate dignitosamente ed educatamente. provate voi a scrivere un testo, la musica e fare militanza. ma guarda..la munnezza della gente”


1. Adesso non si può neanche commentare un pezzo e dare il proprio parere. Ma pensa un po’! Poi ovviamente se la critica verso la canzone diventa troppo forte allora si dice “sputare sull’arte”, che fa molto effetto.
2. No cara, nessuno mi ha chiesto di commentare il pezzo per il semplice motivo che nessuno deve chiedermelo. Mi pare semplice. Soprattutto se si pubblica qualcosa su un social network, il cui scopo bene o male è quello di mantenere contatti e scambiarsi idee, pareri, opinioni. No, bisogna ignorare o dire che è bello.
3. “O almeno commentate dignitosamente”. Ora la mena sul fatto che io abbia scritto “fa cagare”. E non si riferisce solo a me, ma anche ad un altro ragazzo che aveva scritto “fa schifo”. Insomma, fa un po’ la politicamente corretta, un po’ l’insegnate di bon ton.
4. “Provate voi a scrivere un testo, la musica e fare militanza”. Questa penso sia la stronzata più grande e insensata a cui si attacca la persona media che non ha la minima conoscenza degli argomenti che difende. Perché ti lamenti del governo allora? Prova a governare. Perché ti permetti di dire che un film ti ha fatto cagare, prova a fare il regista piuttosto. Perché dire che un libro è osceno, diventa scrittore. E così via. Una persona non ha bisogno di essere musicista o scrittrice per criticare un album o un libro, perché uno scrittore dipende dai suoi lettori e deve accettare ogni critica, volente o nolente, così come un gruppo dipende dal suo pubblico. Sono dei rapporti ovvii, logici, c’è una “domanda”e un’”offerta”. Altrimenti non si potrebbero nemmeno stroncare i merdosissimi film di Vanzina, né dire che Marco Carta è un inutile pirla, o desiderare che i libri di Moccia siano vittime di combustioni spontanee. Come potrei permettermi di esprimere giudizi del genere?!

La tipa conclude con:

“e comunque voglio pure capire che il pezzo vi possa fare schifo, a meno che non siate dei fascisti pezzi di merda, ma la cosa importante che in due giorni è stato scaricato da più di 9000 persone dal sito ufficiale di xl............... a me questo dice molto di più!!!!!”

Ah bé! E’ risaputo che la bravura di un gruppo è proporzionale agli ascolti e al numero di fan. Un altro aberrante luogo comune. Sia in questo senso che nel senso opposto, pochi o molti fan non dimostrano un cazzo, gruppi d’èlite o gruppi mainstream possono essere fantastici o merdosi allo stesso modo.

Questo essenzialmente il succo di un po’ tutti commenti, ce ne sono alcuni altri su questa scia e altri invece ancora più assurdi, scritti con così tanto cervello da contraddirsi continuamente. Ultima cosa: pare che io, dicendo che il pezzo fa cagare, abbia insultato i 99 posse. Non ho scritto una parola contro il gruppo, ho solo detto che il pezzo mi faceva cagare. Non solo, ho anche precisato fin da subito che il gruppo in passato ha fatto grandi cose. Ritengo comunque che non valgano più un cazzo, questo è vero, ma lo dico qui per la prima volta e resta comunque una mia opinione (che mi son ben visto dall’esprimere in quel momento, o avrei rischiato di farmi travolgere da una miriade di fan isterici e devoti alla sacra militanza). Riporto solo il commento fatto dai gestori della pagina, non so se siano membri degli assalti o se sia un fan:

“Ma com'è che vi invitate a casa nostra e rompete i coglioni? Se non vi piace una canzone e sentite il bisogno di dirlo, ditelo, ma ci vuole stile. La 99 posse sono nostri fratelli e se insultate loro, insultate noi e sporcate questa pagina del cazzo. E' una questione di cortesia, non ve ne frega niente? a noi nemmeno delle vostre lezioni di libertà di parola. Questa è una nicchia, siamo in pochi ma non ci sentiamo per niente soli, ambiamo ad avere un sentire comune e a casa nostra i fratelli non si toccano.”

Ovvio, se insulto loro insulto anche gli assalti. Mi scusi, due etti di retorica del cazzo per favore. Sì sì grazie, lasci pure. Loro poi sono una nicchia. Un altro tipo aveva commentato che i 99 posse hanno fatto 50 date tutte sold out (a dimostrazione di solo lui sa cosa). Proprio una nicchia! Che poi manco ho capito questa storia della nicchia, cosa vogliono dimostrare? Ancora la menata del “soli contro tutti”? Bo, non so.

Quello che mi ha confermato per l’ennesima volta questa eccitantissima e stimolantissima avventura virtuale è che i limiti di certa gente, che si nasconde dietro al dito antifascista (criterio minimo sufficiente per ritenersi nel giusto), sono decisamente evidenti. Non me ne frega niente ora di fare una critica a un movimento agonizzante e incapace di farsi autocritica per i cazzi propri. Mi interessa solo dire che in un certo ambito, quello artistico/culturale facciamo pena, per i motivi che credo siano venuti fuori in quello che ho scritto fino ad ora. E ovviamente si prende tutto sottogamba, vuoi perché prima c’è la “lotta”, la “militanza” , vuoi perché l’unica “cultura” che si porta avanti è quella kkkontropotere kkkontrokulturale infarcita con le solite menate antifasciste.
E si accetta ogni merdata spalmata su disco, in un’ondata di isterismo che ti pare di vedere delle sbarbatelle in calore al concerto di George Michael. Eterni sedicenni.