giovedì 23 settembre 2010

The Host

The Host
Monster movie / Commedia drammatica
(2006)



Ne ho sentito parlare bene molto spesso, quindi mi sono deciso a vederlo. Questo "The Host" (o "Gwoemul") è un monster-movie sud-coreano piacevole e divertente, che mischia all'horror una buona dose di commedia a tratti demenziale. Una creatura enorme e ripugnante emerge da un fiume seminando il terrore in città, come si deduce dall'incipit è la conseguenza dell'eccessivo inquinamento delle acque. Durante la sfuriata uccide diverse persone e prima di ritornare al fiume rapisce una ragazzina. Il padre, assieme a fratello, sorella e pater-familias scopre in seguito che è ancora viva. Il paese è in stato d'assedio ma la famiglia riesce ad organizzarsi alla bell'e meglio per salvare la bambina, avventurandosi in una spedizione nelle fogne della città, dove si nasconde la creatura.
Il film alterna momenti d'azione e di tensione a scene grottesche, in cui la componente drammatica (la disperazione dei famigliari) è resa praticamente ridicola dai protagonisti, che con una serie di battute, espressioni facciali e atteggiamenti idioti sdrammatizzano l'atmosfera. L'ambientazione sporca e grigiastra e le tinte uggiose contribuiscono a creare un senso di disagio costante; anche il luogo di caccia, l'impianto fognario, è realizzato piacevolmente, una struttura di cemento labirintica ricca di anfratti e tunnel. La creatura, interamente digitale, riesce ad essere molto realistica, senza scadere nel pacchiano.
La trama è costruita sulla scia di un "incidente" realmente avvenuto nel 2000, quando un impresario di pompe funebri al servizio degli Stati Uniti rovesciò (consapevolmente) litri e litri di formaldeide nelle fognature di Seoul.
Inoltre nel film il governo diffonde la notizia di un virus generato dalla creatura capace di infettare l'uomo e per il quale non sembra ci sia una cura. Ovviamente è una farsa ed è chiaro il rimando critico al continuo allarmismo che ogni anno scopre in un qualche bacillo un pericolo di pandemia incombente.
Infine viene fortemente ridicolizzato l'operato del governo sud-coreano, totalmente inetto e incapace di affrontare adeguatamente la bestiale minaccia.
Una pellicola divertente, macabra e insana giusto quanto serve, senza scene particolarmente violente e truculente (non è solo il sangue a rendere un film angosciante).

VOTO: 7+

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