martedì 17 febbraio 2009

Canldemass - Nightfall

Candlemass - Nightfall
Doom
(1987)



L'album di debutto del 1986, Epicus Doomicus Metallicus, divenne immediatemente una colonna portante del Doom, il gruppo svedese venne eletto degno successore dei Black Sabbath ed entrò nella storia della musica pesante. L'anno successivo vedrà la luce quest'altro capolavoro, Nightfall, Johan Längqvist verrà sostituito da Messiah Marcolin, talentuoso vocalist dal potente e personalissimo timbro vocale in grado di donare ai Candlemass quell'alone di solennità che caratterizza la loro intera produzione, perfettamente in linea con le tematiche di stampo mistico-visionario tipiche del gruppo. Gothic Stone è un intro strumentale che ci scaraventa in un mondo claustrofobico, sulfureo, onirico, se dovessimo collegare immagini alla musica queste coinciderebbero con il quadro in copertina, opera di Thomas Cole. Terminata l'intro attacca immediatamente The Well Of Souls che mette subito in chiaro la capacità espressiva di Marcolin, chitarre e basso si intrecciano procedendo lente e solenni, aprendo una voragine che ci trascina nelle viscere della terra, in questo "Pozzo delle anime". Segue la strumentale Codex Gigas che ci introduce ad un altro classico della band, At The Gallows End, malinconico addio di un condannato a morte sostenuto da uno stupendo giro di chitarra. La quinta traccia è a mio parere il capolavoro assoluto dei Candlemass, Samarithan, un inno alla disperazione diretto come al solito dal superbo lavoro di Johansson, ogni nota trasuda triste maestosità che si conclude nell'ascesa paradisiaca. Marche Funebre è una rivisitazione della celebre Marcia Funebre di Chopin, che incarna alla perfezione lo spirito del Doom, Dark Are The Veils Of Death è un viaggio nel regno degli Inferi, seguita da Mourners Lament, segnata da un grandissimo solo di Johansson. Bewitched è un altro classico, caratterizzato da un incedere ipnotico che rimanda al racconto del pifferaio di Hamlin. Black Candles conclude l'opera, una strumentale malinconica decisamente efficace.In definitiva un album fondamentale per chiunque ami il Doom, ma credo che chiunque debba concedere almeno una possibilita a questa pietra miliare.

VOTO: 9

Tracklist:
1. "Gothic Stone" - 4:31
2. "The Well of Souls" - 3:46
3. "Codex Gigas" - 2:20
4. "At the Gallows End" - 5:48
5. "Samarithan" - 5:30
6. "Marche Funebre" - 2:22
7. "Dark Are the Veils of Death" - 7:08
8. "Mourners Lament" - 6:10
9. "Bewitched" - 6:38
10. "Black Candles" - 2:18

Nessun commento:

Posta un commento