venerdì 13 febbraio 2009

Ice Ages - This killing emptiness

Ice Ages - This killing emptiness
Darkwave / Electro-dark / Industrial
(2000)



Dietro a questo progetto si cela la mente di Protector aka Richard Lederer, già all'attivo con Silenius nei mai troppo lodati Summoning. Cosa ci propone questo personaggio purtroppo semi-sconosciuto? Una darkwave/electro dark con spunti industrialeggianti, come da titolo. Cosa c'è di innovativo? Nulla. Come nei Summoning. Ma come per i Summoning la potenza evocativa e l'atmosfera generata sono da oscar alla colonna sonora, questa volta però non per un viaggio a Mordor, dimenticate Tolkien. Siamo di fronte ad uno scenario gelido, disumano, a tratti è evocato un futuro asettico, sembra di essere di fronte ad una nova che si spegne lentamente, nella più totale indifferenza delle stelle che la circondano. Marziale, introspettivo, alienante, "This Killing Emptiness" è il secondo lavoro di una one-man-band che passa inosservata ai più (come il principale progetto Summoning che ha dovuto attendere 15 anni ed arrivare ad un magnifico sesto album per godere di una certa notorietà). Le sonorità sono caratterizzate da beat profondi, giri di synth che sfiorano a volte nel sinfonico (ma non prepotentemente come nei Summoning) e la voce di Richard, come mai l'avevo sentita, niente più screaming, bensì profonda e graffiante, quasi "sporca", da sembrare in antitesi con tutto il resto, con il vuoto. Questo vuoto che uccide. Il nulla, l'infinito, disturbati e corrosi dalla presenza umana. E la copertina di Beksinski accresce e conferma le sensazioni siderali scatenate. Non difficilissimo da digerire, ma non per tutti.

VOTO: 7,5

Tracklist:
1. Far gone light 5:23
2. Lifeless sentiments 5:53
3. The fiend 5:10
4. I come for you 5:31
5. This Killing Emptiness 5:31
6. Heartbeat 6:00
7. The last time 5:22
8. Shades of former light 5:31
9. The denial 6:43
10. Lost in daze 6:12

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