venerdì 13 agosto 2010

Spite Extreme Wing - Vltra

Spite Extreme Wing - Vltra
Black Metal
(2008)



Non ho mai considerato Argento un genio, a differenza di molti che ritengono un capolavoro “Non Dvcor Dvco”, rintronati probabilmente dai testi evolan-mistico-decadenti. Buon album per carità, ma tralasciando un attimo il fattore testi, i suoni troppo cacofonici (e pure qui, divenne kvltissimo perchè registrato nel forte Geremia a Genova) e una certa monotonia dei pezzi lo rendono a mio parere troppo acerbo. Zì zì, belo belo, è biù blegmedol! diranno molti, peccato che nel 2004 sentire un album registrato ancora come Panzerfaust non ha molto senso. Anche “Magnificat” era un buon album, forse pure migliore di NDD, con “Kosmokrator” si raggiungono livelli decisamente interessanti. “VLTRA”. Siamo veramente oltre. Innanzitutto è registrato come si deve, produzione pulita, chitarra in rilievo, basso e batteria che spingono per bene senza sovrastare tutto, screaming tipico di Argento (quasi recitativo) ed inserti corali che fanno da cornice. In secondo luogo siamo davanti a componimenti veramente interessanti, ben congegnati, pensati e ragionati come si deve, si alternano pezzi più o meno lunghi ad altri più brevi e furiosi, sono canzoni destinate a durare. L’intro ("I") ci fa già intuire che le sonorità sono diverse (maggiori melodie, inserzioni di cori – mai messi in primo piano, spesso quasi soffusi e incastonati nell’organico-), passando a “II” è chiaro che Argento ha abbandonato gli stilemi passati e si è avvicinato al suono proposto dai compaesani Janvs. Senza andare a scandagliare l’album track-by-track posso tranquillamente affermare che si viaggia su livelli decisamente alti, non saprei trovare un pezzo svigorito, tra tutti spiccano “II”, “IV” (un minuto e quattordici secondi di epicità pura, una sfuriata quasi hardcore celebrante le gesta degli arditi in trincea, che trova respiro in un improvviso boato per poi infrangersi nuovamente nel fragore dello scontro) e “V”. In definitiva è una rivelazione (almeno per me), che trova il suo punto di forza nell’epicità trapelante, nelle melodie (mai troppo marcate) e nella varietà. Assieme agli Janvs introducono un nuovo modo di suonare black che differenzia il suono made in Italy, personale ed originale.
"Eroe olimpico sospeso tra caos e dèi, riportami alla casa dei padri tra i proci grassi e rei! Vita somnium est! Oltre! Vltra!"

Tracklist:

1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V
6. VI
7. VII
8. VIII
9. IX
10. X (Helter Skelter - Beatles)


VOTO: 7+

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